Il 23 gennaio scrivo un post dove annuncio che sto per lanciare il mio nuovo ebook.
Il 27 gennaio Wired mi chiama.
Mi dice: “perché non scrivi un pezzo per noi a proposito di quella cosa là, ‘la pacchia è finita’”.
“Il lavoro è finito”, faccio.
“Vabbè, quello che è”.
Mi metto subito al lavoro finché il pomeriggio del 2 Febbraio mi squilla il cellulare.
“Pronto”.
“Pronto Luca, sono Mario”.
“Mario chi, scusi”.
“Come chi, ma lei lo sa con chi sta parlando?”
“E no che non lo so, altrimenti non avrei chiesto”.
“Mario, Mario Monti!”
“Monti!”
“In persona. Lei è Luca, quello de “il lavoro è una pacchia?”
“Finito! Il lavoro è finito!”
“Vabbene, quello che è. La chiamo perché sto preparando l’intervista di domani. Mi fanno una domanda sul lavoro precario, lei ha qualche suggerimento?”
“Un suggerimento?”
“Sì, una frase d’effetto che non vuol dire nulla, quelli di Wired mi hanno detto che lei è uno specialista”.
“Non so… così su due piedi…”
“Non è tanto d’effetto questa”.
“Un attimo! Mi lasci pensare… Non so, forse che il lavoro fisso è monotono?”
“Monotono! Ma mi faccia il piacere, il posto fisso monotono! Lei è proprio un radical chic, sa?”
“Buona fortuna col suo ‘Datemi un lavoro’”
“Il lavoro è finito! Finito!”
“Ecco, appunto. Lei ha chiuso Luca Panzarella. Il lavoro è finito.”
Interessante lettura per iniziare la settimana, e un incentivo per se stessi a essere qualcosa di più. Bravo luca panzarella, e grazie per il tuo ottimismo.