Da mesi non riuscivo a togliermi dalla testa questo titolo.
Così come spesso succede alla fine ho ceduto: mi sono inventato qualcosa che lo giustificasse.
Ed è venuto fuori un piccolo ebook.
Gratuito.
Una di quelle cose tra filosofia del lavoro e del cambiamento.
L’assunto di base è che il lavoro, dunque, è finito.
Paga di più, guadagna di meno.
La benzina costa un occhio della testa.
Non esistono più le mezze stagioni.
Cose così.
Ogni tanto sbircio la tv e vedo qualcuno parlare di lavoro.
E mi vien da pensare: ma quello che stanno dicendo, le parole che stanno usando, i problemi a cui si stanno riferendo; quello per me non è lavoro.
E ci rimango colpito, insomma.
Chi sbaglia, io o loro?
Forse nessuno.
Forse stiamo solo nominando due cose diverse con la stessa parola.
Spero se ne inventino una presto, perché io, nel frattempo, sono costretto a nominare lavoro una cosa che, forse, non è.
Per questo il lavoro è finito.
Insomma, mi spiegherò meglio di così.
Tra un mesetto, più o meno, in download gratuito.
Vai alla pagina de “Il lavoro è finito“.
Bene, attendiamo con ansia!
Hai un approccio positivo alla vita e soprattutto coraggioso… Sai quale è il più grosso problema forse: il background famigliare in cui viviamo per parte della nostra esistenza. Quando hai dei genitori fantastici, nulla di fa pensare a cambiare, per perdere ciò che ti è sempre stato dato. Allora cerchi un modo per fare entrambe le cose: trovare un lavoro che ami senza partire per avventure troppo “creative” (passami il termine)… ma la domanda che mi faccio è: davvero possiamo prenderci i nostri spazi e i nostri sogni senza viaggiare? Non voglio buttare la critica del “lamentone infinito” all’italiana, ma qui da noi c’è ancora quell’etica del lavoro che incentiva, offre spunti nuovi ogni giorno, crea valore, aggiunge qualcosa di nuovo in ognuno di noi, ecc… (qui sai tu meglio di me cosa vuol dire la parola lavoro)? Qualcosa di buono credo ci sia ancora, ma come recuperarlo? Dove cercarlo? Sono un po’ sconfortato, devo ammetterlo. Se nn altro leggere un blog come il tuo e di altri ragazzi che come te amano quello che fanno mi rende un po’ più fiducioso sul futuro… In bocca al lupo per tutto, aspetto l’ebook.
ciao luca,
grazie per questo post.
non ti conoscevo fino a 10 minuti fa, quando ho letto questo articolo su daily wired.
vado a leggermi gli altri tuoi post!
grazie grazie grazie per queste parole.
luna