In questura per la denuncia della perdita della patente.
“Professione?”
“Libero professionista”.
“Libero professionista?”
“Libero professionista”
“Mmm…”
“…”
“Cioè, lei non fa niente”.
“Come non faccio niente!”
“Di cosa si occupa?”
“Chi?”
“Lei”
“Ehhm, uhmmm, web”
“Uerb?”
“Web”
“Merm”
“Web”
“Ah, web!”
“E che ho detto?”
“Web…”
“Sì, insomma, lavoro coi computer.”
“Aaaah”
“Ecco.”
“Cioè lei lavora coi computer”
“Esattamente.”
“Mmm”
“Eh, già.”
“Mmm”
Inspiro. Espiro.
Lui guarda il monitor.
Poi la tastiera.
Poi me.
Poi fa.
“Senta, facciamo così: ci mettiamo ‘impiegato’?”
Perdo dieci anni di vita tutti insieme.
Non so se ridere o provare disgusto. W l’Ita(g)lia
Non ho parole.
Ma non c’è da stupirsi, comunque.
C’è solo da mettersi le mani nei capelli!!!!
E’ successo qualcosa di simile anche a me in banca quando ho aperto il conto corrente..
Desolante…
mappporc!!
almeno a me sulla carta d’identità hanno avuto la “cortesia” di cercare “programmatore”!!!
ma tutti ti li trovi!!!
Si ma alla fine che lavoro fai???
Uerb.
…è questo che si intende quando si dice “Ma qui siamo in Italia”.
A me è successa la stessa cosa in posta… poi quando anch’io ho detto la famosa frase “lavoro coi computer” (che dalle mie parti diventa sempre “lavori NEI computer?” “Sì tra la RAM e la ventola”), loro mi han chiesto se potevo passare dietro il bancone a togliere dei virus…
Fabio 31 anni, webdesigner freelance