I cinque minuti mensili di tv.
Pizza in bocca.
L’italia, dice, è in crisi.
Ma non è che, dice, questa crisi è una crisi normale.
Ah no? dico, tra un mastichìo e un rutto composto.
No che no, infatti, dice, in tutti gli altri paesi dell’Europa il Pil sale; in Italia, sempre la tv, dice, scende.
Ah, faccio, in Italia scende, dico, e si sa perché? Occhi sgranati e pizza a mezz’aria.
Non si sa, questo perché. Cioè non è che non si sa, è che non è rilevante, pare.
Più rilevante invece sfinirmi con un reportage sulle famiglie italiane che non riescono ad arrivare a fine mese.
Finisco l’ultimo boccone e guardo l’orologio.
Ho concesso più del previsto.
Mi alzo e spengo.
Vado in corridoio e compongo un numero al telefono.
Segreteria.
Pronto… sono io. So che sei in vacanza… devi tornare.
Adesso.
Riaggancio.
Quanto mi scoccia avere sempre ragione.
Sapessi quando scoccia anche a me che tu abbia ragione.
E quanto scocci a me che tu abbia ragione riguardo al fatto lui che abbia ragione.
Questi dati mostrano proprio come stia nell’inefficienza del sistema produttivo italiano la vera “crisi”:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/03/30/italia-francia-e-germania-tra-salari-e-produttivita/547018/