Certo non è facile farti conquistare da una città che in tarda primavera ti offre giornate fredde da rimettere su guanti, giubbotto e sciarpa.
Non sarebbe facile se non fosse che Berlino adotta tecniche avanzate di corteggiamento: ti conosce senza grandi fanfare, ti guarda con aria di chi sa e tu, che non sai, figurati se sai di non sapere.
Al contrario fai perfino lo spocchioso; così non ti fai intenerire dalla somiglianza di Bergmann Strasse di Kreuzberg con Haight street di San francisco; niente, rimani imperturbabile come le strampalate capigliature dei berlinesi.
Per il resto una città che al momento non esiste, solo cantieri e messaggi di avviso. Adesso non ci siamo, riprova più tardi, tipo fra cinque anni.
Ma allora dove sta questa tanto decantata Berlino, ti chiedi.
Ed è proprio in quel momento che arriva la risposta, e tutto ciò che prima era solo ignoranza, ora è fin troppo evidente.
Non sai bene come chiamare quell’energia: forse inspirazione, forse karma positivo, forse non la chiami e basta, ma hai fin troppa esperienza per non capire che di certo di quello ti nutri.
Altro che aria, altro che cibo, altro che sonno: vibrazioni positive. Ti è mai capitato di sentirne nell’aria?
Pochi posti sono capaci di fare questo: serve il giusto equilibrio tra libertà, visione, positività e consapevolezza.
E a Berlino, tak, eccole su un piatto d’argento.
E non lo fa con l’egocentrismo di Londra, né ignorando il resto del mondo come San Francisco.
Lo fa con eleganza.
È questo che impari dalla città.
Fai un inchino e alzi il calice.
Alla tua, cara Berlino.
casomai Haight street di San Francisco
Hai ragione, corretto
Dovrò farci un salto a Berlino. Non sei il primo che me la paragona a SF, che adoro. In autunno me ne vado dalla terra della pizza e pensavo o Londra o Berlino. L’unica cosa che mi frena di quest’ultima è il tedesco, perché immagino che a un certo livello bisognerà pure saperlo, anche se tutti parleranno ingelse. Tu che idea ti sei fatto riguardo la lingua?
Ne ho parlato qui http://republicandqueen.com/nextberlin-berlino-silicon-valley.
La sensazione è che il tedesco sia fondamentale per lavorare a Berlino, con l’eccezione delle startup che è un mondo a parte.
Bene, ho letto. Me ne andrò a Londra
Ciao! Che bell’articolo… io mi sono trasferito a Berlino l’anno scorso e mi sono totalmente innamorato della città… per quanto riguarda il tedesco, è vero che è indispensabile e anche che è difficile, ma non bisogna perdersi d’animo! Nella capitale ci sono centinaia di scuole che offrono corsi di ogni costo e livello… io ne ho girati molti, quello che consiglio è questo http://www.deutschakademie.de/berlin/alexanderplatz/it/ … un saluto